Consigliera di parità
La Consigliera di parità è un organismo preposto alla tutela per lavoratrici e lavoratori contro le discriminazioni in ragione del genere sul lavoro
Chi è la Consigliera di parità
La Consigliera di Parità è un organismo preposto alla tutela per lavoratrici e lavoratori contro le discriminazioni in ragione del genere sul lavoro.
La Consigliera di Parità è nominata con decreto del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale, di concerto con il Ministero per le Pari Opportunità e il suo ruolo è disciplinato il decreto legislativo 198/2006 "Codice delle Pari Opportunità" e il mandato dura quattro anni.
Con decreto Ministeriale 137 del 01 dicembre 2020, sono state nominate Consigliere di Parità della Provincia di Lecco:
- Marianna Ciambrone- Consigliera di Parità effettiva
- Emanuela Andolina - Consigliera di Parità supplente
Quali sono le sue funzioni
Svolge funzioni di promozione e di controllo dell’attuazione dei principi di uguaglianza, di opportunità e di non discriminazione tra donne e uomini nel lavoro, con impegno, peraltro, a diffondere la cultura della parità nella società.
Nell’esercizio delle proprie funzioni la Consigliera di Parità è un pubblico ufficiale, con l’obbligo di segnalare all’autorità giudiziaria i reati di cui viene a conoscenza.
La Consigliera di Parità:
- promuove e controlla l’attuazione di principi di uguaglianza di opportunità e non discriminazione per donne e uomini nel lavoro;
- agisce in giudizio contro le discriminazioni di genere;
- rileva situazioni di squilibro di genere; promuove l’attuazione delle politiche di Pari Opportunità da parte dei soggetti pubblici e privati che operano nel mercato del lavoro;
- interagisce e collabora con gli Assessori del Lavoro degli Enti Locali e con altri organismi di parità;
- tutela i lavoratori e le lavoratrici ed esperisce il tentativo di conciliazione obbligatoria nelle controversie individuali di lavoro aventi ad oggetto una discriminazione basata sul sesso;
- assiste le lavoratrici e i lavoratori che necessitano di assistenza in tutte le richieste relative alla conciliazione vita lavorativa/familiare (richieste di part time e/o flessibilità ecc.);
- approva e sostiene le azioni positive attraverso la promozione dei progetti e l’individuazione di risorse comunitarie, nazionali e regionali in materia di pari opportunità;
- diffonde la conoscenza e lo scambio fra buone prassi e attività di formazione
La Consigliera Provinciale di Parità è componente a tutti gli effetti delle Commissioni provinciali tripartite previste dagli articoli 4 e 6 del decreto legislativo 469/97.
Inoltre, partecipa ai tavoli di partenariato locale e ai Comitati di Sorveglianza ed è componente della Commissione di Parità Provinciale ovvero di organismo diversamente denominato che svolge funzioni analoghe.
Con chi collabora
Nell'ambito delle proprie funzioni la Consigliera di Parità collabora con:
- gli assessorati al lavoro degli enti locali e gli organismi di parità degli enti locali
- l'Ispettorato territoriale del lavoro
- i Centri per l’impiego
Tutela giudiziaria
La Consigliera di Parità su richiesta:
- può agire in giudizio per la dichiarazione delle discriminazioni ai sensi dell’articolo 25 (articolo 36 del decreto legislativo 198/06)
- può promuovere il tentativo di conciliazione ai sensi dell’articolo 410 del codice di procedura civile, o rispettivamente dell’articolo 66 del decreto legislativo 165 del 30 marzo 2001
Destinatari
Possono rivolgersi alla Consigliera di Parità:
- i cittadini
- i soggetti sindacali
- i soggetti economici
- i soggetti istituzionali locali
Il servizio è pubblico e gratuito. La Consigliera di Parità riceve su appuntamento il martedì e il venerdì dalle 9.00 alle 13.00.
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