Si è svolto l’ultimo incontro del percorso formativo, nell’ambito del Progetto di Rete Disabilità anno 2025, azione di sistema regionale, a cui hanno partecipato circa 30 imprese del territorio lecchese.
L’iniziativa ha riunito aziende, cooperative sociali enti e professionisti per favorire il confronto sulle buone pratiche di inclusione lavorativa e sulle opportunità offerte dai servizi dedicati all’inserimento delle persone con disabilità.
Al termine del percorso formativo, totalmente gratuito, previsto dal progetto sono stati formati 30 Disability Manager, relativamente alla prime due competenze del profilo presente nel Quadro regionale degli standard professionali di Regione Lombardia, oggi operativi in altrettante imprese del territorio.
Questa nuova rete di competenze rappresenta un passo significativo verso la costruzione di ambienti di lavoro più inclusivi e strutturati.
Nel corso dell’incontro sono stati illustrati i risultati raggiunti e presentate le linee strategiche per il nuovo progetto che si svilupperà nel 2026, evidenziando il ruolo centrale della collaborazione tra sistema produttivo e servizi territoriali pubblici e privati.
Le imprese, con la partecipazione interessata, hanno confermato il proprio impegno nel sostenere percorsi di integrazione professionale, condividendo esperienze e prospettive future anche dando vita a interazioni.
Il prossimo appuntamento, aperto alla cittadinanza, sarà mercoledì 21 gennaio 2026, in occasione del convegno finale al Politecnico di Lecco, che vedrà come ospite d’onore una ricercatrice della Commissione Europea, impegnata nello studio dei modelli di inserimento lavorativo delle persone con disabilità in diversi Paesi, Italia compresa.
I progetti di rete ambito disabilità promuovono azioni di responsabilità sociale e territoriale, valorizzabili nel Bilancio di sostenibilità – Esg aziendale e coerenti con quanto previsto dalla Direttiva dell’Unione Europea 2022/2464 (Csrd – Corporate Sustainability Reporting Directive) e dal relativo recepimento nazionale tramite il decreto legislativo 125/2024.